Neziha Labidi
Le Nazioni Unite considerano l'emancipazione delle donne a livello economico, sociale e politico come uno degli elementi chiave alla base della stabilità di un Paese. Un assunto che è stato suggellato dall’adozione, nel 2000, della risoluzione 1325 su Donne, pace e sicurezza. La risoluzione riconosce l’impatto sproporzionato dei conflitti armati a danno del genere femminile, ma soprattutto sottolinea l’importanza strategica e sostanziale del coinvolgimento delle donne nei processi di ricostruzione post-conflitto, e di costruzione e mantenimento della pace. Ad oggi sono 86 i Paesi hanno adottato un Piano nazionale per dare attuazione alla risoluzione.
La Tunisia è uno di questi. Il paese nordafricano ha da poco sviluppato e adottato il suo primo PAN, il Piano Nazionale d’Azione, valido per il periodo 2018-2022, di cui oggi si appresta a tracciare un primo bilancio. A seguire l’iter del Piano è stata, tra gli altri, Neziha Labidi, Ministra degli Affari della Donna, della Famiglia e dell’Infanzia dal 2016 al 2020, che ha presieduto la commissione per l'elaborazione del Piano. Il Piano d'azione nazionale, afferma Labidi, “è una pietra angolare fondamentale per il consolidamento dei diritti delle donne in Tunisia”.
L’impegno di Labidi in politica a favore dei diritti delle donne ha radici profonde: fin da giovane, racconta, ha militato a favore dell’indipendenza del Paese, seguendo il solco tracciato dai suoi genitori. Durante i suoi studi in Francia, Labidi si è formata grazie agli insegnamenti di due tra le più grandi militanti femministe dell’epoca: la politica Simone Veil e l’avvocata Gisèle Halimi, di origine tunisina.
Nel 2018, Labidi ha presieduto il 37esimo congresso della Commissione delle donne arabe e la riunione preparatoria della 62a Commissione delle donne delle Nazioni Unite. Ed è stato durante il suo mandato, nel 2017, che la legge contro la violenza di genere, in discussione da oltre dieci anni, è stata finalmente approvata.